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Calciopoli
Scandalo partite truccate: Il caso Luciano Moggi

Una vera e propria bufera e' quella che sta investendo
il mondo del calcio italiano, a meno di un mese dall'inizio dei
Campionati Mondiali di Germania la situazione non e' affatto delle
migliori. Il principale fulcro di una serie di scandali sportivi
risulta Luciano Moggi, direttore sportivo della Juventus. Sulla
base di alcune intercettazioni telefoniche e' partita l'inchiesta
che ha visto, da parte della Procura di Napoli, l'iscrizione nel
Registro degli Indagati di diversi personaggi di rilievo del mondo
del calcio italiano, Antonio Giraudo della famosa triade del comando
juventino, coinvolti dirigenti, arbitri, calciatori, allenatori,
giornalisti e chissa' chi altri ancora.
La Magistratura ha in mano una quantita' notevole
di intercettazioni telefoniche, sulla base delle quali si sta appunto
procedendo con le indagini, le imputazioni sono tuttavia da definire,
data la portata dello scandalo. In primo piano l'operato della GEA,
la societa' che rappresenta e gestisce molti calciatori italiani
e qualche allenatore, societa' che vede a capo il figlio di Luciano
Moggi, Alessandro Moggi, anche per lui e' scattato l'avviso di garanzia,
inoltre risultano al momento indagati Chiara Geronzi, facente parte
dei vertici della GEA, il presidente della FIGC Franco Carraro,
gli arbitri Pierluigi Pairetto, Massimo De Santis, Paolo Bergamo,
il designatore, ex arbitro Tullio Lanese. I vari argomenti su cui
le procure di Napoli e Roma stanno indagando conducerebbero alla
frode sportiva, manipolazione di sorteggi per le designazioni arbitrali,
assegnazione pilotata dei fondi alle societa' in modo non equo ed
illegale, addirittura per il direttore generale della Juventus Luciano
Moggi e per l'amministratore delegato Antonio Giraudo c'e' anche
l'accusa di concorso in sequestro di persona, i due soggetti avrebbero
rinchiuso a chiave l'arbitro Paparesta insieme ai guardialinee all'interno
dello spogliatoio a seguito della partita Reggina Juventus giocata
il 6 novembre 2004 che termino' con il risultato di 2 a 1 per la
Reggina, da alcune intercettazioni telefoniche si risale a questo
indegno gesto che ha visto anche i "capoccia" (ex) della
Juve minacciare verbalmente la terna arbitrale che non aveva favorito
la propria squadra durante l'incontro.
Dimissioni per tutti, a destra e a sinistra, non si capisce piu'
che cosa stia succedendo, c'e' chi sicuramente non vive giorni tranquilli,
a parte i signori indagati, per i quali ormai la frittata e' fatta,
molti altri staranno vivendo ore di ansia dato che le intercettazioni
telefoniche sono talmente tante che ci sara' bisogno di tempo solo
per analizzarle tutte da parte dei Magistrati.
La speranza per il popolo dei tifosi italiani ora e' quella che
tutta questa vicenda si possa risolvere quantoprima, che chi debba
pagare paghi e che si ricostituisca una situazione veramente credibile
e seria, in vista dei Mondiali di Germania... e questo e' l'augurio
che tutte gli sportivi si fanno oggi.
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